Quando si parla di una strategia di marketing basata sui contenuti ci sono diverse credenze comunemente diffuse che apparentemente sembrano essere quelle di maggior buon senso comune che invece si rivelano errate. Se volete fare uscire il vostro sito dall’anonimato e trasformare il vostro blog in qualcosa di unico che emerge e si distingue dalla folla.
Mito Numero 1: Crea più contenuti che puoi
Nonostante spesso sia difficile trovare l’ispirazione giusta tanti si sforzano per rimpinzare le proprie pagine di quantità industriali di contenuti. Si finisce per creare contenuti nel migliore dei casi mediocri ma comunque “spenti”, assolutamente privi di influenza e di carattere incapaci di suscitare alcunché. Cosa accade se qualcuno che visita per la prima volta il tuo blog si trova davanti uno o due articoli del genere? Credi che tornerà a leggere? Probabilmente no.
La Realtà:
Sarebbe meglio conservare le energie ed il tempo impiegati per generare contenuti a raffica per crearne pochi ma buoni. Cerca di concentrarti, fai una passeggiata, raccogli le idee, rilassati prima di trovare di nuovo la concentrazione. L’obiettivo è creare qualcosa di veramente unico e irripetibile, qualcosa che catturi l’attenzione al 100%, faccia domandare a tutti chi è che lo ha creato, generi condivisioni e diventi addirittura virale.
Mito Numero 2: l’obiettivo è cercare di fare sembrare il tuo brand incredibile
C’è chi pensa di parlare di se in modi superlativi, infarcendo la realtà di invenzioni, ingigantendo i risultati, tirandosela un poco. Dire “siamo i leader nel settore” o “i nostri prodotti sono i migliori” è una cosa che può dire chiunque. Quello che non sa fare chiunque è far sembrare il marketing qualcosa di diverso dal marketing. Raccontare storie interessanti che non sembrino volantini pubblicitari o autoreferenziali celebrazioni.
La Realtà:
L’obiettivo quindi non è sembrare i più fighi del mondo, ma cercare di parlare ai nostri potenziali clienti in modo sincero e diretto, cercando di interessarli.
Per questo motivo dobbiamo sapere:
- Qual è il nostro target? Che età, istruzione, localizzazione geografica ha la maggioranza del nostro pubblico?
- Cosa interessa loro? Su quali reti sociali si muovono più spesso? Che tipo di contenuto testuale ricercano di solito (articolo generico? Recensione? Lista? Tutorial…?).
- Che linguaggio preferisce? Diretto con slang come gli adolescenti ed i giovani? Semplice ma “pulito” come gli adulti? Più formale come nel caso di parlare con investitori o grosse aziende?
Visitare siti di domande come Quora o gruppi di G+, Linkedin o Facebook può essere utile per capire quali domande si fa più frequentemente il target.
Mito numero 3: ti servono solo buoni contenuti
Hai creato un contenuto perfetto, scritto in un momento di alta ispirazione e concentrazione. Hai centrato tutto: stile, argomento, e sei sicuro che hai fatto tutto nel modo migliore per coinvolgere la nicchia di mercato a cui ti rivolgi. Basta solo aspettare. E se le visite non arrivano?
La Realtà:
Se pensi questo stai sbagliando: il contenuto è il cuore, ma dove andrebbe il cuore se il resto del corpo non si muovesse? Quello che ti fa muovere è la promozione e puoi farla molto bene con i social media. Le condivisioni non devono essere fatte a vanvera: molti aprono pagine social per condividere e via. La pagina va curata così come va curata l’audience. Un buon modo per iniziare a crearsi un pubblico è Twitter: prima di tutto però bisogna avere una presenza li, twittare e ritwittare, cercare gli influencer sul social nel nostro settore ed altri che vi operano ma diversi livelli, in modo da condividere i contenuti l’un altro ed ampliare le nostre rispettive platee.
Non dimenticare di posizione i bottoni per la condivisione in modo visibile nel tuo blog, di costruire community sulle reti social principali, aggiungi nella firma della tua mail i link ai tuoi contenuti: tutti i canali sono utili per promuovere i propri contenuti.